Agorà Talks presenta: “Il gol lo dedico a Bush” di Max Civili e Diego Mariottini
Mercoledì 30 giugno Edicola Eastwest ha presentato il libro “Il gol lo dedico a Bush” di Max Civili e Diego Mariottini. Ospite speciale Jorvan Vieira.
Secondo appuntamento estivo all’Edicola Eastwest, in Lungotevere dei Mellini 5/b, con gli autori Max Civili e Diego Mariottini che hanno presentato il libro Il gol lo dedico a Bush edito da Castelvecchi. L’evento è stato moderato dalla giornalista e direttrice di Polizia Moderna Anna Lisa Bucchieri, ma la vera attrazione è stata la presenza del coach Jorvan Vieira, protagonista dell’emozionante storia narrata nel libro.
Una storia vera: siamo in Iraq nel 2007, Saddam Hussein è stato giustiziato e le conseguenze dell’esecuzione hanno trascinato il Paese nel caos politico-istituzionale e in una devastante guerriglia etnico-religiosa. La Nazionale di calcio irachena deve affrontare l’Asian Cup. A guidare la squadra è stato chiamato Jorvan Vieira, tecnico brasiliano dal passato difficile e dalla personalità dura e scontrosa che rifiuta coraggiosamente ogni compromesso con la Federazione che non credeva nella squadra nazionale, come spiegato da Diego Mariottini. Guidato dalla sua determinazione, il coach riesce a tenere insieme una squadra composta da giocatori sunniti, sciiti e curdi e, “dopo un inizio balbettante, la squadra si ritrova a vincere contro l’Australia”, ricorda Max Civili. E la guerra si ferma. L’Iraq unito si ritrova a tifare per la sua squadra. Questa è la vittoria più grande di Vieira. “Oltre a mettere insieme fedi ed etnie contrastanti, l’allenatore doveva risollevare lo spirito dei giocatori che quotidianamente vivevano nel terrore che i loro cari morissero sotto le bombe di una guerra civile che faceva più di 100 morti civili al giorno”.
A coinvolgere ancora di più il numeroso pubblico è stata la lettura di alcune pagine fatta dall’attrice teatrale Carlotta Mazzoncini.
L’incontro si è concluso come sempre con le domande del pubblico rivolte per la maggior parte a Jorvan Vieira. Una tra le tante: come è riuscito a gestire i conflitti tra i giocatori anche da un punto di vista psicologico? “Con la disciplina: ho preteso che l’intera squadra vivesse insieme la quotidianità e facesse squadra nella vita prima che sul campo”.
Giuseppe Scognamiglio ha concluso l’evento, ringraziando oltre agli autori, Jorvan Vieira: la sua storia ha dimostrato che il calcio non va etichettato come “uno sport di soldi e ricchezze” ma anche come “una storia di valori”.