Agorà Talks presenta: “Le sindache d’Italia”, con Andrea Catizone
Sabato 8 Maggio Edicola Eastwest ha presentato il libro “Le sindache d’Italia, viaggio nella storia delle amministratrici italiane”, alla presenza di una delle autrici Andrea Catizone, di Valeria Baglio e con la moderazione della giornalista Federica Meta
Sabato 8 Maggio, dalle 11 alle 13, si è svolto presso l’Edicola Eastwest di Lungotevere dei Mellini il nuovo dibattito pubblico Agorà Talks. Con il massimo rispetto delle restrizioni e delle distanze di sicurezza per la pandemia da Covid-19, è stato presentato il libro “Le sindache d’Italia, viaggio nella storia delle amministratrici d’Italia”, delle scrittrici Andrea Catizone e Michela Ponzani (oggi assente).
Il dibattito è iniziato dopo la presentazione da parte del nostro Direttore Giuseppe Scognamiglio degli ospiti di questo appuntamento. Andrea Catizone ha fin da subito spiegato l’idea dietro la scrittura del libro, nato da una ricerca che parte dal passato ma vuole parlare al presente. Partendo dal 1946, si analizzano le figure di 26 sindache, di cui già dieci furono elette nel 1946, quando vi fu la prima tornata democratica in Italia con le prime elezioni amministrative, dopo la Seconda guerra mondiale.
Fu un periodo in cui le donne svolsero un ruolo fondamentale per la rinascita e la ricostruzione dell’Italia dalle macerie del fascismo. Allora, la figura delle donne assunse un ruolo centrale anche nel dibattito costituzionale, dove 21 donne furono elette nella “Commissione dei Settantacinque”, che aveva il compito di scrivere materialmente la Costituzione. La situazione attuale, invece, vede un ruolo delle donne nelle amministrazioni e nei ruoli istituzionali molto limitato, con solo il 15% di sindache donne in Italia.
Successivamente anche Valeria Baglio, prima Presidente donna del Consiglio comunale di Roma, ha posto l’accento sulla necessità di un’azione all’interno dei partiti che possa garantire il riconoscimento delle competenze femminili e la conseguente espressione di donne capaci e competenti che possano essere al centro del Paese per la ripartenza post-Covid. Altra questione centrale su cui si è voluta soffermare Valeria Baglio è stata la questione degli investimenti, la necessità di investire in cultura e infrastrutture sociali che garantiscano un aumento del Pil.
Infine, un aspetto culturale su cui “molto spesso non ci si presta attenzione” – come suggerito dalla stessa Baglio – è l’importanza dell’uso e del riconoscimento del genere femminile nelle figure amministrative e istituzionali, che non sono la soluzione al problema del “maschilismo politico”, con cui si fanno delle scelte all’interno dei partiti, ma rappresentano il bisogno di una legislazione che possa garantire in maniera effettiva le pari opportunità a tutti i livelli.
“Un lungo processo culturale e legislativo che non può essere fermato”: così ha voluto concludere e ricordare l’autrice Andrea Catizone.